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Shiatsu, l’equilibrio ritrovato

shiatsuCome funziona? Le pressioni dello shiatsu agiscono sul flusso energetico dell’essere umano, vengono effettuate lungo i meridiani (canali dove scorre l’energia) su punti specifici chiamati Tsubo. Gli Tsubo sono punti di minor resistenza dove si entra in profondità (sono li stessi punti utilizzati dall’agopuntura). Lo scopo dello shiatsu è riequilibrare il troppo o il troppo poco nelle varie parti del corpo. Dove c’è un eccesso di tensione, di energia si deve diminuire, rilassare. Dove c’è una carenza, mancanza di forza, si deve scaldare, tonificare, riempire. Insomma ciò che è fuori equilibrio va riequilibrato.

Il trattamento shiatsu | Il trattamento Shiatsu vero e proprio viene di solito preceduto da un colloquio di pochi minuti che permette all’operatore e al ricevente di identificare il problema e programmare le vari fasi del trattamento. Il massaggio Shiatsu deve essere effettuato in una condizione di calma e di silenzio. Il ricevente viene quindi fatto sdraiare comodamente a terra, su un apposito materassino. Questo gli permetterà di abbandonarsi completamente, lasciando andare ogni tensione. Anche l’operatore in questa condizione potrà lavorare più agevolmente, avendo a disposizione lo spazio necessario per mettere in atto le sue tecniche e sistemando il corpo di chi riceve nelle posizioni più idonee (sdraiato prono o supino, disteso su un fianco, ma anche seduto per alcune particolari manovre sul collo e sulle spalle). La pressione viene effettuata con il dito pollice, nel quale si trova il maggior numero di recettori sensoriali della mano. E’ possibile, però, usare anche altre parti del corpo: il palmo, quando la zona da trattare è più ampia e richiede un contatto più avvolgente, il gomito, quando occorre utilizzare una stimolazione più forte per sbloccare un significativo accumulo di energia. La pressione Shiatsu deve essere sempre costante nella quantità di peso, ferma, e statica. E’ proprio questa staticità, unita alla lentezza di esecuzione, che permette di agire non solo sul corpo fisico ma anche sulla psiche del ricevente, contattando il suo livello energetico più profondo. Un’altra caratteristica della manipolazione Shiatsu é quella di essere eseguita senza sforzo muscolare, impiegando unicamente il peso del corpo di chi opera e sempre perpendicolarmente rispetto alla zona o al punto che viene trattato. Sia chi tratta, sia chi riceve sperimenta comunque un’alternanza di una fase attiva (movimento – attenzione) e di una fase passiva (rilassamento – consapevolezza). Perché il trattamento sia efficace c’è bisogno di entrambe le fasi.

Le tecniche Shiatsu sviluppate in Giappone | In Giappone si sono sviluppati tre diversi metodi di massaggio Shiatsu.

Lo Shiatsu Namikoshi | Namikoshi, fondatore della scuola di Shiatsu in Giappone, è l’operatore più conosciuto di questa tecnica. Lo Shiatsu Namikoshi non è semplicemente una forma di tecnica di digito pressione, cioè di agopuntura senza ago, ma comporta delle manipolazioni, degli allungamenti e delle rotazioni eseguite in modo molto leggero e dolce, completamente indolori per il paziente. Arreca una stimolazione energetica e un rilassamento completo non trascurabile che ristabilisce la corretta circolazione dell’energia. Masunaga, allievo di Namikoshi, associa alla teoria dello Shiatsu la teoria dello yin e dello yang e quella dei cinque elementi. La pratica di questo Shiatsu, che possiamo comparare a una versione giapponese del massaggio cinese Amno, è riservata esclusivamente agli esperti formati in medicina cinese. L’insegnamento di questa terapia richiede molti anni di studio e di pratica. Per poter ottenere il diploma di Shiatsu a scopo terapeutico sono necessari due anni supplementari di studio superiore.

Lo Shiatsu mio-energetico | Riservato ai medici e agli agopuntori, collega le origini cinesi della medicina a un lavoro sull’equilibrio posturale. Concentra la sua diagnosi sulla causa prima del disequilibrio della salute dell’individuo che supera il disequilirio organico o viscerale e risiede nel disequilibrio posturale. Il lavoro dell’esperto consiste in un riequilibrio posturale e agisce prioritariamente con uno Shiatsu sui meridiani tendino muscolari.

Lo Shiatsu estetico | Per gli orientali lo Shiatsu è una terapia a cui non si può dare alcuna connotazione estetica, questa è stata inventata dagli occidentali e in particolare da alcune scuole o dai laboratori estetici. Forse il motivo è da ricercare nel fatto che lo Shiatsu terapeutico, che è stato introdotto nel nostro paese da pochi decenni e ancora non ha trovato la sua collocazione tra le terapie mediche nonostante in Giappone sia riconosciuto dal ministero della salute come medicina a pieno titolo.

Quali sono i benefici dello shiatsu? | Le articolazioni, con lo Shiatsu diventano più mobili e lubrificate, le tensioni si allentano e si ha una generale sensazione di rilassamento. Al termine del trattamento il ricevente rimarrà ancora alcuni minuti sdraiato, in uno stato di piacevole abbandono, così da permettere agli effetti benefici dello Shiatsu di continuare la loro azione profonda, mentre il corpo lentamente e gradualmente riprende il contatto con la realtà circostante. Prima di essere congedato, al ricevente verranno forniti alcuni utili consigli per migliorare la sua condizione di salute e per mantenere nel tempo i benefici ottenuti con il trattamento.

E ora un po’ di storia… | Il ministero giapponese per la Sanità definisce lo Shiatsu: “Forma di manipolazione che si esercita con i pollici, le altre dita e i palmi delle mani senza l’ausilio di strumenti meccanici o d’altro genere. Consiste nella pressione sulla cute, intesa a correggere le disfunzioni interne, a migliorare lo stato di salute e a trattare malattie specifiche“. Anche il nome “Shiatsu” è di origine nipponica (Shi = dito e atsu = pressione), ma non fatevi trarre in inganno, sebbene il Giappone sia stato il primo Paese a svilupparlo (all’inizio del XX secolo) e ad ufficializzalo (nel 1955), lo Shiatsu affonda le sue radici nell’antica cultura orientale e precisamente nelle arti manipolatorie cinesi, praticate per la cura della salute già a partire dal 2.500-3.000 a.C. Infatti nel VII secolo circa, grazie ai monaci buddisti, il ricco bagaglio dell’esperienza, della cultura e della tradizione cinese approdò in Giappone trovando terreno fertile di conservazione e sviluppo. Tra le tecniche Shiatsu più significative che sono state tramandate, era presente un ben preciso intervento di tipo pressorio sul corpo. Ed è proprio questo concetto di pressione che i Giapponesi hanno isolato e sviluppato in modo autonomo in una nuova e singolare arte manuale: appunto lo Shiatsu.


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