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Consigli pratici per dimagrire senza rinunciare al piacere

Le piccole abitudini per dimagrire e restare in linea | Vino bianco come base del soffritto al posto dell’olio, ricotta anziché panna, piatti più piccoli e caraffe d’acqua al posto di alcolici e bevande gassate. Ma i consigli per chi non vuole ingrassare o ha bisogno di perdere peso sono infiniti. Scopriamone insieme alcuni dei più efficaci

I consigli pratici per dimagrire

* Masticare con calma il cibo, senza pensare ad altro, fa sentire più sazi. Il segnale di sazietà infatti giunge dallo stomaco al cervello dopo circa 20 minuti dall’inizio del pasto.

* Per vincere l’appetito improvviso e non rischiare di mettere in bocca qualsiasi cosa sia a portata di mano, tenere in frigorifero qualcosa di buono ma ipocalorico come: yogurt magro, qualche fettina di mela, misto di frutti di bosco, insalata di mare o gamberetti lessati, verdure grigliate o crude.

* I cibi integrali aiutano a ritrovare la linea. Non hanno proprietà dimagranti, ma essendo ricchi di fibra, saziano più in fretta e tengono sotto controllo la fame.

* Bere acqua durante la giornata (circa 1 litro e 1⁄2) facilita la diuresi. L’acqua inoltre se bevuta a tavola, contrariamente a quando si pensi, aiuta a saziarsi più in fretta e non rallenta affatto l’azione dei succhi gastrici durante la digestione.

* Gli “sgarri alimentari” non si recuperano con il digiuno. Saltando un pasto si arriva a quello successivo con un eccesso di fame: è meglio recuperare mangiando solo una minestra non ricca e pesce o tofu.

* Cucinare più porzioni in una volta sola e dividere poi il tutto in porzioni ridotte che verranno messe in singole vaschette nel freezer. In questo modo non ci sarà il rischio di eccessi dovuti al fatto di non voler avanzare una pietanza, che penalizzano la dieta.

* Un invito a cena? Fare prima uno spuntino. Mangiucchiare qualcosa prima di uscire permette di tamponare i morsi della fame e non rischiare a tavola di abbuffarsi di antipasti e crostini serviti prima della cena. Bastano uno yogurt magro e della verdura cruda.

* Cucinare gli alimenti possibilmente in pezzi grossi. Quanto più piccolo viene tagliato un alimento per essere cucinato con i grassi, tanto più aumenta la sua superficie di assorbimento e, di conseguenza, il numero di calorie.

* Il momento del pasto va vissuto come un rito. È importante concentrarsi sul cibo, per alzarsi soddisfatti e con la sensazione di aver mangiato a sufficienza.

* Per non farsi tentare dai cibi calorici quando si fa la spesa è consigliato non andare a stomaco vuoto. Inoltre un vecchio trucco è quello di fare il giro del supermercato al contrario, in modo che gli articoli più voluminosi, solitamente esposti verso l’uscita, siano messi subito nel carrello e diano un’idea di abbondanza. Bisogna poi abituarsi a guardare gli scaffali in basso e in alto in quanto in quelli centrali solitamente vengono esposti i cibi non adatti a chi è a dieta.

* Non saltare mai la prima colazione. Saltarla significa esporsi al classico calo di zuccheri (e del rendimento psicofisico) delle ore 11. Un bicchiere di latte, un cucchiaino di zucchero, due fette di pane integrale con miele e un frutto è la colazione ideale.

* Sapori e profumi giocano un ruolo importante nella sensazione di sazietà. Contrariamente a quello che si può pensare, con un piatto gustoso è più difficile eccedere, perché si è presto soddisfatti. Un cibo troppo semplice a volte induce a esagerare in quantità perché dà l’idea di essere meno calorico.

* Privilegiare cibi da mordere e sgranocchiare perché in genere sono quelli più gustosi e più appaganti, richiedono più tempo per essere consumati e quindi danno maggiore sazietà e inoltre aiutano a scaricare lo stress.

In forma perfetta con la pizza

La pizza è un classico esempio di dieta mediterranea. I suoi principali ingredienti sono farina, pomodoro, olio, oltre a una serie di variabili secondo il gusto e la fantasia. E, se fino a ieri hai rinunciato a una pizza con gli amici per paura delle calorie, forse non sapevi che una pizza media, delle dimensioni di un piatto (come una margherita di 140 g) fornisce, mediamente, solo 380 calorie: circa 270 kcal per 100 g.

Contiene, quindi, circa 8 grammi di proteine, 8 di grassi e 74 di carboidrati. Una pizza di 200 g può sostituire, quanto a calorie totali, un pasto completo. Occorre però dire che la pizza così costituita è un poco sbilanciata in difetto per la quota proteica, ma i carboidrati che apporta sono adeguati al nostro fabbisogno nutrizionale. Ovviamente, non tutte le pizze sono uguali… scopri insieme a noi quali sono le migliori!

Materie prime e preparazione della pizza | La qualità delle materie prime, la preparazione dell’impasto, la guarnizione e la cottura sono fondamentali. Per esempio, sarebbe opportuna l’aggiunta di olio crudo, cioè dopo la cottura in forno, dato che i grassi insaturi presenti negli oli vegetali vanno incontro, quando esposti ad alte temperature, a fenomeni di perossidazione, producendo composti potenzialmente nocivi per la salute e in grado di rallentare il metabolismo. E, per quanto riguarda le guarnizioni, la parola d’ordine è: meno grassi e più verdure!

Al trancio, sottile e mignon. Tre tipi di pizza molto comuni. Impariamo a scegliere quella giusta

Pizza al trancio: troppo “spessa”, favorisce i gonfiori addominali
| La pizza al trancio si caratterizza, in genere, per un elevato spessore della base e per la farcitura molto “ricca”.Questa pizza ha un basso potere saziante e apporta dalle 500 kcal in su per 100 g. Inoltre, tra tutte le pizze, è quella che più di tutte favorisce i gonfiori addominali. Se ti piace, mangiala di rado.    

Pizza sottile: con gli ingredienti giusti è la migliore!
| La base sottile assicura una buona digeribilità e un risparmio calorico, sempre che la farcitura non ecceda in cibi grassi (formaggi e salumi). Non favorisce i gonfiori addominali e ha un più elevato potere saziante rispetto alla precedente, soprattutto se fatta con farina integrale.

Pizzette mignon: troppi grassi nell’impasto
| Sono piccole… ma questo non le rende di certo meno pericolose. Di solito la base è soffice, quindi potrebbe contenere strutto, che apporta grassi saturi e calorie in eccesso, e troppo lievito, dannoso per la digestione e fonte di gonfiori. A volte, invece, la base è costituita da pasta sfoglia e, anche in questi casi, il rischio è sempre dato dall’eccesso di grassi saturi.

Cosa fare per mangiare la pizza senza ingrassare

Vuoi dimagrire e pensi di dover eliminare la pizza? Niente di più sbagliato! Perché il nostro cervello vive di glucosio, che deriva dalla digestione di quegli amidi contenuti in abbondanza nella pizza. E di glucosio vivono i nostri globuli rossi, milioni e milioni di cellule che trasportano infaticabilmente l’ossigeno dai polmoni a tutti gli organi, rimuovendo da questi l’anidride carbonica tossica per l’organismo.

Ecco allora per te alcuni accorgimenti superefficaci che ti permetteranno di “abbattere” gli effetti ingrassanti di una pizza.

– Preferisci le pizze più sottili: una pizza molto sottile rispetto a una più soffice contiene fino a 200 calorie in meno.

– Scegli una pizza vegetariana: ricoprire la propria pizza di salsiccia, prosciutto o wurstel significa fornire al proprio corpo una quantità di calorie molto più elevato rispetto a quello proveniente dalle verdure grigliate. Inoltre, i cibi di origine animale sono ricchi di grassi saturi dannosi per cuore e cervello.

– Chiedi una pizza con poca mozzarella: ne basta metà rispetto alla quantità standard, e risparmi altre 80 kcal.

– Non mangiare il bordo: se la pizza è molto sottile risparmi circa 50 kcal, se più spessa anche 100!

– Usa un tovagliolo di carta per assorbire l’eccesso d’olio (se presente): puoi risparmiare altre 45-50 kcal.

– Meglio se integrale: perché la fibra contenuta nella farina della pizza ti aiuta ad assorbire meno grassi e meno carboidrati.

Con i nostri consigli, una pizza margherita, con le verdure, sottilissima e senza l’aggiunta di olio sulla superficie produrrà solo 270 kcal, meno di un piatto di pasta al ragù!

Preparare la pizza in casa ti assicura ingredienti sani e antiadipe

Ingredienti per quattro persone

  • 130 g di farina semintegrale o di semola di grano duro;
  • 1 cucchiaio di olio d’oliva extravergine;
  • ½ cucchiaino di sale marino integrale;
  • pasta acida per lievitare.
  • kcal per una pizza: 310.

Preparazione

Fai un impasto con la farina, il sale, l’olio e l’acqua. Deve risultare liscio e compatto e va fatto riposare un’ora. Si possono usare vari tipi di farina (farro, kamut, grano duro). Ottima anche con una parte di farina di ceci. Dividi poi l’impasto in due parti e stendile con le mani in modo da ottenere due basi sottilissime, da farcire con salsa di pomodoro fresco, mozzarella (60 g) e origano.

Il pesce ottimo componente della dieta

I frutti di mare sono la migliore fonte di proteine e di acidi grassi essenziali, due componenti importanti per l’organismo. Dovremmo prendere la sana abitudine di mangiare almeno due porzioni di pesce a settimana.

Ottimo il merluzzo che contiene una buona fonte di proteine, vitamine e minerali tra cui Iodio e Selenio. Le sardine, le aringhe, gli sgombri, trote e salmoni sono invece ricchi di omega 3, acidi grassi che aiutano a prevenire le malattie cardiache.

E la storia degli inquinanti e del mercurio? Alcune persone sono preoccupate di mangiare pesce perchè hanno sentito che contiene sostanze inquinanti e può essere dannoso. Queste sostanze inquinanti (diossina e bifenili) sono presenti con valori molto bassi e li troviamo associati a tanti altri alimenti.

Uno studio del Regno Unito ha evidenziato che figli di madri che avevano mangiato un sacco di pesce durante la gravidanza, avevano una migliore comunicazione a 7 anni di età e le prestazioni sono state superiori a qualsiasi rischio da sostanze inquinanti.

Gamberi, granchi, calamari, cozze, aragoste sono da includere nella dieta perchè sono a basso contenuto di grassi e ad alto contenuto di proteine e sali minerali. I gamberi ad esempio contengono solo 67 calorie per 100 gr. Attenzione però alle ostriche che spesso sono servite crude, assicuratevi di comprarle in posti di sicura provenienza e non dateli da mangiare ad anziani e bambini.


Dieta estiva: tonificante e naturalmente snellente!

In estate la nostra dieta dovrebbe modificarsi alleggerendosi di grassi e arricchendosi di fibre. Scegliendo gli ingredienti della cucina estiva potremmo perdere in un mese fino a 4 kg di peso corporeo senza stress, perché potremo assumere tutti i  principi nutritivi fondamentali per contrastare l’ossidazione – e quindi l’invecchiamento – dell’organismo, favorire il rinnovamento cellulare e stimolare il metabolismo. Quali sono queste preziose fonti di dimagrimento e di benessere? Vitamine, minerali, enzimi e fibre, tutti abbondantemente presenti in verdure e frutta fresche, ma anche nei cereali, nel pesce, nelle carni ecc. Seguici e scopri con noi cosa fare per dimagrire e mantenerti tonico. 

Cosa togliere dalla nostra dieta?

Prima di tutto allontaniamo dalla nostra dieta quegli alimenti che ci appesantiscono e ci rendono più difficile tollerare il caldo e il sole. Sono i cibi precotti e/o inscatolati, quelli ricchi di zuccheri raffinati e di grassi saturi (soprattutto di origine animale), ma anche quelli troppo cotti, che non aiutano l’organismo ad adattarsi al caldo della stagione e perdono gran parte delle vitamine e gli enzimi che contengono. Alimenti di questo tipo appesantiscono, provocano gonfiori addominali, ritenzione e sovrappeso. Inoltre, dopo averli mangiati, la fame non vieme del tutto placata, perché l’organismo continua a reclamare quei principi nutritivi che non ha ricevuto. Il rischio? Introdurre nella nostra dieta calorie inutili! 

I cibi dell’estate ci aiutano a dimagrire?

Ecco ora il momento di imparare a scegliere gli alimenti giusti nella nostra dieta di ogni giorno.

Le verdure rigeneranti e drenanti

Dal fruttivendolo puoi trovare carote, cicorie, cipolle, cipollotti, fagiolini, indivie, lattughe, peperoni, piselli, pomodori, radicchi rossi, ravanelli, rucola, melanzane, zucchine, sedano, spinaci, valeriana. Tutti questi ortaggi ti aiutano a fare scorta dei principi nutritivi che ti servono, soprattutto se biologici e mangiati crudi o poco cotti. I migliori per drenare? Cipolle, cipollotti, sedano, zucchine, radicchi, indivie, lattughe, valerianella. Coltiva sul tuo balcone le erbe aromatiche, dal basilico al rosmarino, alla salvia, al prezzemolo… Danno sapore ai tuoi piatti, stimolano il metabolismo e ti permettono di diminuire nella tua dieta l’uso del sale e dei condimenti grassi.

Quanta verdura in un giorno: 3 porzioni da 200 g l’una. Per le insalate a foglia, bastano 30-50 g a pasto, a seconda del tipo. Inizia il pasto con una terrina di verdura cruda: sazia e apporta nutrienti che con la cottura andrebbero perduti, come la vitamina C e gli enzimi. Se desideri verdura cotta, privilegia cotture brevi, le migliori sono quelle a vapore o in padella, dove far saltare brevemente le verdure a tocchetti.

La frutta per i tuoi spuntini

L’inizio dell’estate è ancora tempo di fragole, e poi via libera ad albicocche, pesche, prugne, ciliegie, mele, pere ecc.

Quanta frutta in un giorno: 2 porzioni da 100-150 g. Da scegliere biologica e da mangiare cruda e con la buccia.

I cereali estivi

Soprattutto l’orzo in chicchi, dalle proprietà diuretiche e rinfrescanti, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso e contrasta la cellulite. Sono indicati anche il riso in chicchi (integrale o parboiled, che conservano gran parte dei principi nutritivi) e il grano, sotto forma di pasta o pane integrale, oppure in chicchi per ottime insalate arricchite da pomodorini, valerianella, tocchetti di zucchine, carote e sedano ecc. Per la colazione, sono ideali i fiocchi di grano e mais.

Quanti cereali in un giorno: se ne consumano 3-4 porzioni al giorno (per una porzione si intende 50 g di pane integrale, 80 g di cereali in chicchi o di pasta a crudo, 50 g di prodotti da forno, 30-40 di fiocchi).

Quali carni preferire

Quelle bianche, come pollo o tacchino. Ma ancor meglio è il pesce di mare, lago o fiume, apporta acidi grassi essenziali, vitamine del gruppo B e minerali preziosi per la salute. Il pesce di mare è ricco di iodio, elemento utile per stimolare il metabolismo e aiutarti a dimagrire. Limitare invece le carni rosse e tra i salumi, preferire la bresaola.

Quanta carne o pesce in un giorno: 1 porzione. In caso di carne rossa, una porzione equivale a 100 g; per il pesce, 150-200 g; per i salumi, 50 g. Preferire le cotture al cartoccio, al vapore, in padella antiaderente o alla griglia.

E le uova?

Sono adatte anche nella dieta dell’estate, apportano proteine nobili e scorte di vitamina A. Se ne consumano 4 alla settimana, preferendo quelle cotte alla coque o in camicia. Sono indicate anche in frittata, con l’aggiunta di verdure a tocchetti e cotte senza grassi in padella antiaderente.

I formaggi e i latticini più indicati

In estate vanno consumati soprattutto i latticini e i formaggi freschi, come yogurt, ricotta, primo sale, cagliate, mozzarella.

Quanti latticini o formaggi al giorno: 2 porzioni che corrisponde a 125 g di yogurt e 100 g per gli altri latticini o formaggi indicati.

Non rinunciare al condimento

Anche in estate la tua dieta deve avere la giusta dose di grassi. Preferisci quelli vegetali e, in particolare, l’olio d’oliva extravergine, ricco di acidi grassi essenziali utili per mantenere cuore e arterie in salute.

Quanto olio in un giorno: 5 cucchiaini sono la dose consigliata per non accumulare adipe, meglio se aggiunti alla preparazione a fine cottura, per salvaguardarne i principi nutritivi. 

E non dimenticare di dissetarti!

Al primo posto, tra le bevande più dissetanti, c’è sempre l’immancabile acqua. Da bere al naturale  (gassata disseta ma gonfia…) o miscelata a centrifugati di verdure fresche o succhi di frutta senza zuccheri aggiunti, per fare scorta anche di vitamine e minerali che si perdono con la sudorazione. Nella dieta sono utili anche le tisane, il tè verde, il caffè d’orzo e le zuppe fredde. 

E quando hai voglia di dolce…

Via libera al sorbetto: 2 palline a 50 kcal, le stesse di mezza mela o di un cioccolatino!


Il riso fa bene e disintossica

Il riso (Oryza sativa) è un cereale della famiglia delle graminacee alla base della dieta di molte popolazioni. Soltanto in Italia si coltivano più di cinquanta varietà di riso, diverse per forma (chicchi corti o lunghi), dimensione (piccoli o grossi) e contenuti (glutinoso, integrale, brillato, parboiled). La culla della civiltà del riso è l’Asia. Quanto alle sue origini, reperti fossili di 5000 anni a.C. le pongono nella valle dello Yang Tze. Tuttavia, Wang Zaude dell’Università di Pechino ha reperito tracce di paddy, riso semilavorato, vecchie addirittura di diecimila anni! 

Il riso è un alimento rinfrescante, disintossicante e ha un effetto blandamente astringente (se brillato) oppure di stimolo all’evacuazione intestinale (se integrale, e perciò più ricco di fibre). Le caratteristiche delle sue proteine verdi (povere di tossine e prive di glutine) fanno sì che il riso possa essere consumato senza controindicazioni anche da chi soffre di intolleranza al glutine (celiachia) e di alcune malattie renali; per la sua azione blandamente ipotensiva e diuretica è consigliato anche nelle malattie cardiache, nell’ipertensione, negli edemi e nelle cirrosi epatiche. All’inizio del Novecento era molto frequente l’uso di somministrare a malati e convalescenti l’acqua di riso, preparata facendo macerare per tre ore in mezzo litro d’acqua un pugno di chicchi, da far poi bollire un’ora prima di venire filtrata e bevuta. Per la sua alta digeribilità, il riso non affatica lo stomaco ed è quindi l’alimento ideale per chi teme la sonnolenza dopo il pasto. Adatto pertanto a chi deve mettersi in viaggio o deve riprendere il lavoro subito dopo aver mangiato

Ricette per la salute a base di riso

  • Sovrappeso: consumare regolarmente riso integrale al posto della pasta, una volta al giorno, e formare un piatto unico aggiungendo verdure a volontà e 4 cucchiai di legumi (lenticchie, fagioli, ceci).
  • Stitichezza: Anche in questo caso preferire il riso integrale, da consumare una volta al dì.
  • Diarrea: bere l’acqua di cottura del riso all’occorrenza e consumare riso raffinato.
  • Ipercolesterolemia, ipertensione: scegliere riso rosso almeno 3 volte a settimana e riso nero 2 volte. 

Il riso in cucina | Il riso viene utilizzato sotto forma di chicco, per primi piatti come risotti, zuppe e minestre, oppure come ingrediente di verdure ripiene, torte dolci o salate, sformati, insalate ecc.; come farina è impiegato soprattutto per le pappe dei bambini durante lo svezzamento. Per preparare risotti, antipasti, contorni e dolci, 80 g per persona; per le minestre asciutte 70 g e per le minestre in brodo 30 g. 

Tutto quello che devi sapere sul riso integrale

  • Kcal/100 g: 357
  • Grassi: 2,8 g
  • Proteine: 6,7 g
  • Glucidi: 81,3 g
  • Fibre: 3,8 g
  • Colesterolo: 0
  • Vitamine: tiamina (vit. B1) 0,59 mg; riboflavina (vit. B2) 0,07 mg; niacina (vit. B3) 5,30 mg; acido folico (vit. B9) 49,00 mcg; betacarotene 0 mcg; vit. C 0 mg.
  • Sali minerali: sodio 3 mg; potassio 250 mg; ferro 1,4 mg; calcio 10 mg; fosforo 310 mg; zinco 1,8 mg.
  • Perché ti fa bene: il riso integrale è indicato nelle diete dimagranti perché, a pari quantità, dà un senso di appagamento della fame superiore a quello degli altri cereali; è utile in caso di stanchezza psicofisica, uricemia, disturbi renali, malattie cardiache, epatiche e intestinali. 

Alcuni tipi di riso e loro caratteristiche

Riso basmati | A basso apporto di grassi. Tra tutte le varietà di riso è quella che contiene meno lipidi. È ben digeribile e ideale come contorno, al posto del pane. 

Riso nero selvatico | Ricco di proteine. Cresce nel Nordamerica e si ricava dal seme di una pianta acquatica (Zizania aquatica). Ha un altissimo contenuto proteico (doppio di quello del riso comune) ed è indicato in caso di colite e gastrite. 

Riso bianco classico | Utile in caso di diarrea. È carente di vitamine e minerali; è invece ricco di amido, che lo rende astringente, aiuta a combattere diarree e fermentazioni intestinali. 

Riso rosso | Riduce il colesterolo cattivo. A chicco lungo o corto, è il riso ideale per chi vuole mantenere pulite le arterie. 

Riso integrale | Aumenta il senso di sazietà. È indicato per chi desidera perdere peso e in caso di stitichezza. 

Riso Parboiled | Stimola il metabolismo. Rispetto al riso brillato, il parboiled ha un contenuto di vitamine del gruppo B e di ferro da 2 a 4 volte superiore. 

Scrub al riso per rigenerare la pelle

  • Ingredienti: 100 g di riso; olio di mandorle dolci q.b.
  • Preparazione: frullare il riso sino a ottenere una farina granulosa media. Aggiungere olio di mandorle fino ad avere la consistenza desiderata.
  • Applicazione: massaggiare il corpo con l’unguento sotto la doccia con la pelle umida. Insistere sulle parti critiche come i gomiti e le ginocchia. 

 

Estratto dal secondo volume del Corso Pratico di Alimentazione Sana e Naturale.

Il magnesio contro lo stress

Se qualcuno vi dicesse che il livello di stress scende da 300 a 0 con un’aggiunta di magnesio, probabilmente non ci credereste, ma magari la prossima volta che vi trovate di fronte allo scaffale degli integratori, al supermercato o in farmacia, allungherete la mano verso la boccetta di compresse a base di magnesio.

Il magnesio è parte delle cellule e delle ossa, ed è particolarmente importante perché protegge le arterie dalla pressione del sangue. Inoltre, aiuta il corpo a controllare l’assorbimento di potassio (il minerale che si trova nelle banane) e il calcio (presente nei latticini). Se il magnesio è un minerale multitasking, di supporto ai reni, al cervello, al cuore, al sistema nervoso, perché mai non dovrebbe ridurre lo stress? Un chimico e nutrizionista australiano, Peter Gillham, sostiene che tra il 90 e il 95 % della  popolazione mondiale vive con dei livelli di magnesio non sufficienti per il loro corpo. In che cosa si traduce la carenza di magnesio? Ecco qualche sintomo poco piacevole: asma, bassi livelli energetici, insonnia, mal di testa, dolori muscolari, tensione e indolenzimento, stanchezza, ansia, nervosismo, PMS, ossa deboli, difficoltà di respirazione e problemi cardiaci.

Molti fattori possono causare la carenza di magnesio, come l’alcol, il fumo, l’eccessiva sudorazione, il consumo di droghe, l’ipotiroidismo, il diabete, le diete sbilanciate e, infine, lo stress.Lo stress può dar luogo a una sovra o sotto alimentazione, e procurare depressione, la quale a sua volta, oltre a generare inattività, rallenta il metabolismo. Può anche innescare cattive abitudini come il vizio del fumo e un consumo eccessivo di alcol, abitudini che a loro volta procurano problemi di salute come il tumore e le affezioni cardiache. Il magnesio è importante quanto le vitamine quotidiane e, se usato in unione con il calcio, può salvarvi la vita … o anche solo la qualità di vita. Bilanciando il sistema nervoso e rilassando i muscoli, il magnesio è un’aggiunta importante a ogni dieta. Se preferite non assumere integratori, abbiate un’alimentazione ricca di verdure a foglia verde scuro, cereali integrali, aglio, limoni, avocado, camomilla. Come per tutte le novità introdotte nella vostra routine, consultate il vostro medico prima di integrare il magnesio nella vostra dieta.

 | Autore Lara Endreszl

Il peperoncino fa dimagrire e toglie il dolore

I cibi piccanti fanno bene a chi ha problemi di peso e di dolore. Aggiungere il peperoncino a ciò che mangiamo aiuta infatti a  dimagrire. Il segreto è nascosto in una sostanza, contenuta soprattutto in quelli dolci, che stimola il metabolismo. Il peperoncino era già da tempo sospettato di possedere “virtù dimagranti” perché fa riscaldare il corpo aiutandolo a bruciare calorie. Nell’analisi i ricercatori dell’Università della California a Los Angeles hanno testato le proprietà di una sostanza, presente in molti peperoni e peperoncini dolci, la diidro capsiato (Dtc), che è analoga alla capsaicina (che rende piccanti i peperoncini) ma meno piccante. I test sono stati condotti su 34 persone con problemi di sovrappeso che hanno consumato un pasto liquido ipocalorico per 28 giorni. Metà dei partecipanti hanno assunto una pillola contenente Dct, altri una pillola placebo. Alla fine del test è risultato che chi aveva ingerito la pillola con Dtc aveva avuto ogni giorno un dispendio maggiore di energia e quindi di calorie (fino al doppio) rispetto a chi aveva assunto il placebo. Ma attenzione, avvertono i ricercatori, per dimagrire non vuol dire cominciare a mangiare smisuratamente peperoncino, “chi ha partecipato al test conduceva a anche una dieta ipocalorica controllata”. Ma la novità che riguarda la spezia non è l’unica. A quanto pare il peperoncino potrebbe essere contenuta la ‘chiave’ per alleviare il dolore. E’ quanto sostengono, in uno studio pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, i ricercatori della University of Texas di San Antonio, negli Usa, che hanno scoperto nell’organismo umano una sostanza responsabile del meccanismo che accende i sintomi dolorosi, simile alla capsaicina contenuta nel peperoncino. La sostanza ”naturale” e’ chiamata TRPV1, viene rilasciata in seguito alle lesioni e si lega ai recettori del dolore. Adesso, gli studiosi hanno trovato il modo di impedire alla capsaicina di legarsi ai recettori del dolore, aprendo la strada alla sperimentazione di nuovi farmaci in grado di bloccare la produzione della TRPV1 e, di conseguenza, contrastare il dolore cronico. ”Lo studio ha dimostrato l’esistenza di una serie di molecole endogene – spiega Kenneth Hargreaves, ricercatore dell’Università del Texas -, simili alla capsaicina, che vengono rilasciate in seguito ad una ferita”. 

Cellulite, ritenzione idrica e dieta.

La cellulite colpisce 8 italiane su 10, non solo su glutei cosce e addome, ma anche sulle braccia e attorno al mento. La prova costume diventa sempre più un “incubo” che genera disagio a tutte le età. La cellulite nasce da squilibri del sistema microcircolatorio che coinvolgono i tessuti sottocutanei. Le ragioni che stanno alla base di questo disturbo sono di diversa natura: in primis una predisposizione del sesso femminile e una tendenza costituzionale, ma anche lo stress costante che provoca una ipersollecitazione del sistema nervoso simpatico e un’infiammazione dei capillari.

La cellulite non è uguale per tutti, ne esistono diverse tipologie: si può infatti avere una cellulite dura e compatta”, una cellulite con ritenzione, una cellulite morbida. Fondamentale è riconoscere a che tipologia appartiene la propria e individuare il rimedio più adeguato per ridurla ed essere pronti alla prova costume.

Cellulite dura e compatta | Colpisce fianchi, addome e glutei. La pelle è secca, liscia, tesa, granulosa e  con zone a materasso. I cuscinetti sulle natiche, l’aspetto più evidente di questo tipo di cellulite, sono un indicatore del fatto che il surrene lavora troppo e male, mettendo in circolo ormoni dello stress. Il surrene è un organo che governa la risposta allo stress attraverso la sintesi di alcune sostanze tra cui il cortisolo e l’adrenalina; l’eccessiva produzione di cortisolo favorisce uno stato di “intossicazione” dei tessuti con conseguente ristagno di liquidi, soprattutto nella zona dei glutei.
Questa forma di cellulite va combattuta riducendo il livello di tensione e facilitando i processi di disintossicazione dell’organismo. Importante la riduzione di caffè e grassi di derivazione animale. Due capsule di Chrysanthellum americanum (camomilla d’oro) 2 volte al giorno per almeno un mese, unite a 50 gocce di Ribes nero, diluite in mezzo bicchiere d’acqua ogni mattina, a digiuno, hanno un effetto benefico sul surrene e sulla circolazione e aiutano i tessuti a ritrovare tonicità. Tennis, yoga, pilates, stretching e fanghi termali a base di acque sulfuree sono attività ideali per sconfiggere la cellulite dura e compatta.

Cellulite con ritenzione | Colpisce gambe, cosce e ginocchia; la pelle è pastosa con gonfiori negli arti e nei piedi ed è dolorosa al tatto.  Questa cellulite è spesso provocata da un’iperattività delle ovaie che lavorano troppo e producono troppi estrogeni, i quali facilitano la ritenzione di acqua e sodio e riducono la disponibilità degli ormoni tiroidei, che giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione di un eccessivo accumulo di grassi. Per questo motivo la somministrazione di estrogeni a scopo contraccettivo può provocare un peggioramento di questo tipo di cellulite.
In questa forma è importante ridurre drasticamente il sale nei cibi e gli eccessi di dolci. Potassio e magnesio sono minerali depurativi che aiutano a smaltire la ritenzione. Possono essere assunti per 2 mesi nelle seguenti quantità: 1 fiala di potassio 3 volte alla settimana, 300-400 mg di magnesio al giorno diluito in acqua. Per riequilibrare la funzione ovarica è fondamentale il gemmoterapico di lampone (Rubus idaeus MG I DH): 30-40 gocce al giorno diluite in poca acqua, ogni mattina per un mese. Le attività fisiche anti-ritenzione e cellulite sono: nuoto, bicicletta, corsa leggere e camminate.

Cellulite morbida | Colpisce braccia, interno cosce e sottomento; la pelle è spugnosa, mobile sotto le dita. Le persone che hanno questo tipo di cellulite si nutrono privilegiando carboidrati e dolci, che spesso consumano fuori pasto. Questa abitudine alimentare provoca rapidi aumenti del livello di zuccheri nel sangue, con un’eccessiva stimolazione del pancreas e un’iper-produzione di insulina, l’ormone che permette il passaggio degli zuccheri dal sangue all’interno delle cellule. Tale ormone agisce direttamente a livello del tessuto adiposo, facilitando il deposito di grassi e inibendo gli enzimi che dovrebbero smaltirli. In questa forma per prima cosa è importante correggere l’alimentazione riducendo i carboidrati, che sono responsabili dell’iper-produzione di insulina, e rendendola più equilibrata. È necessario aumentare il consumo di cibi proteici, frutta e verdura. Per ridurre la voglia di dolce e aiutare il metabolismo si può ricorrere a una fiala a base di Zinco-Nickel-Cobalto da assumere 3 volte al giorno per un mese. In aggiunta una tisana a base di betulla, elicrisio e liquirizia aiuta pancreas e tiroide: consigliate 2 tazze al giorno per almeno un mese. Tra le attività fisiche ideali per questo tipo di cellulite: esercizi a corpo libero che coinvolgano adduttori e abduttori delle cosce, addominali, glutei e muscoli delle braccia. In alternativa, ginnastica orientale (tai chi chuan) oppure danze sudamericane o del ventre.

Se la cellulite e la ritenzione idrica sono i tuoi problemi, la tua dieta deve essere molto ricca di liquidi: nell’arco della giornata devi bere più acqua, per arrivare a 1,.5-2 litri al dì, meglio se lontano dai pasti. Inserisci nella dieta ananas fresco (diuretico), spremute d’arancia (ricche di vitamina C che migliora la microcircolazione) e abbondanti quantità di verdure di stagione. Per ottenere risultati ancora migliori dalla dieta, apri sempre i tuoi pasti con un gambo di sedano crudo a tocchetti, condito con un filo d’olio d’oliva extravergine e succo di limone.

Adotta questa dieta per 2-3 giorni a settimana e in un mese vedrai la ritenzione idrica e la cellulite diminuire notevolmente. Per ottenere i migliori risultati dalla dieta, cammina per almeno 30 minuti ogni giorno.

La dieta anti-cellulite: il tuo menu!

  • Colazione: 1 yogurt naturale intero, 1 caffè d’orzo in tazza grande, 4 biscotti di riso.
  • Spuntino di metà mattina: 1 fetta di ananas fresco e una tisana di equiseto.
  • Pranzo: un gambo di sedano condito con olio e succo di limone; 200 g di petto di pollo cotto in padella con abbondante cicorino in insalata; 70 g di pane integrale; una tisana di zenzero.
  • Merenda: 1 fetta di ananas e una tisana di equiseto.
  • Cena: un gambo di sedano condito con olio e succo di limone; 200 g di trota al cartoccio con abbondanti verdure e spiedini di patate; una tisana di zenzero.

Fonte RIZA.it


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